[Estratto dal diario 2024] Normalizziamo il dolore dell'anima.
Dovremmo tutti andare in giro con una targhetta attaccata al petto con scritto sopra: maneggiare con cura. Impariamo a mettere confini che ci tengono in salvo.
Quando ero bambina una delle frasi che sentivo ripetermi più spesso era: “se non la smetti ti do io un buon motivo per piangere”. Era come dire: il dolore che provi non ha motivo di esistere, non è importante.
Esistono decine di altre frasi simili. Stai piangendo per qualcosa che non ha importanza. La stai facendo troppo lunga. Ne stai facendo un dramma. E così via.
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